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MAO-TZE-ZAN  E  I CAMPI DI RIEDUCAZIONE
giugno 3, 2020, 5:50 PM
Filed under: cultura e società | Tag: , ,

259.legge zan“Non esiste nessun terzo tipo di cellula nell’essere umano. Il sesso è binario”. Questa acuta (o ovvia?) osservazione degli autori di un recente articolo apparso sul Wall Street Journal (a firma Hilton & Wright, un duo come quello di Watson & Crick, scopritori del DNA), pone i paletti che dovrebbero essere posti a delimitare sempre ogni tipo di discussione: i paletti della Realtà. Partire dalla Realtà.  Ogni singola cellula del nostro corpo presenta la coppia di cromosomi xx oppure quella xy. E questo determina una serie di differenze morfologiche, fisiologiche, psicologiche, di equilibrio ormonale, per cui finanche i cervelli di un maschio o di una femmina si sviluppano e funzionano in modo diverso e complementare. Su questo non ci piove, fatte salve rare patologie di natura genetica che possono interessare percentuali irrisorie della popolazione. Comunque, allo stato delle conoscenze, si può senz’altro dire che nel 99,9% dei casi non si nasce omosessuali, ma lo si diventa.

Va ben chiarito quindi, preliminarmente, che il sesso, cioè l’essere maschio o femmina, è una condizione naturale e biologica immodificabile (nel senso che anche in un transgender ogni singola cellula continua ad avere i cromosomi xx o xy donati dai propri genitori). Il sesso, però, è cosa diversa dall’erotismo o, detta più semplicemente, dalle personali preferenze sessuali. L’attrazione per persone dello stesso sesso, una pulsione che esiste comunque fin dall’antichità, appartiene quindi all’erotismo, così come all’erotismo appartengono l’eccitazione per determinate parti del corpo, verso persone molto più giovani, verso giovani, minorenni o addirittura, sfociando nella perversione, verso bambini.

Le abitudini o i gusti sessuali sono quindi preferenze… come sono preferenze, in modo del tutto analogo, quelle alimentari (esistono i vegetariani, i vegani, i “tifosi” della carne di ogni ordine e grado), quelle religiose, quelle politiche, per arrivare fino agli hobby o alle preferenze calcistiche: c’è chi è tifoso di una squadra e chi di un’altra e ce ne si dice di tutti i colori… Bene. Di fronte a questa amplissima gamma di preferenze che la popolazione può esprimere, qual è il compito di uno Stato laico (e non laicista)? Uno solo, la tutela della persona umana, assicurata, nel nostro paese, dall’art.3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”.

E’ quindi lecito criticare una preferenza calcistica, politica, comportamentale o alimentare di un gruppo? Certamente, ma sempre nel rispetto della persona umana e della sua dignità. Siamo liberi di dire che l’alimentazione vegana è una fesseria o, al contrario, che mangiare troppa carne è da incoscienti? Siamo liberi di dire che essere juventini è una malattia e tenere per il Napoli è un titolo di merito? Siamo liberi di criticare i collezionisti di oggetti più assurdi o chi scala montagne mettendo in pericolo la sua vita e quella dei soccorritori?  Siamo liberi di criticare le politiche del governo o di questo o quel partito? Certamente. L’importante è che rispettiamo le persone in quanto tali, ognuno intangibile, unico e irripetibile, anche se non ne condividiamo le idee. Abbiamo dunque il diritto di sceglierci gli amici tra quelli che sentiamo più affini, anche se non discrimineremo mai nessuno per un posto di lavoro o un incarico solo per le sue preferenze.

Veniamo ora al punto. Al disegno di legge Zan “Contrasto all’omotransfobia”, che riprende il vecchio disegno di legge Scalfarotto e che sarà a breve in discussione alla Camera. In barba, tra l’altro, a tutte le vere emergenze che il Paese vive in questo difficile momento storico. Una legge, come chiarisce il titolo, contro la paura dell’omosessualità e della transessualità. La paura è un sentimento. Ammesso che si abbia “paura”, quindi, è mai possibile legiferare contro i sentimenti e non contro comportamenti lesivi della dignità delle persone?

Ma allora, dove poggia la pretesa di legiferare in questa materia? Sull’uso distorto della seconda parte del già citato art.3 della Costituzione, che recita “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Bene, qualunque persona che venga discriminata sul posto di lavoro per le sue convinzioni o le sue preferenze non è già protetta dall’ordinamento giudiziario vigente, in quanto persona con gli stessi diritti di tutti gli altri? E se uno picchia qualcuno non è già sottoposto a giudizio, magari con qualche aggravante? E allora che senso ha legiferare di nuovo? E perché non legiferare per proteggere i vegani, i vegetariani, gli animalisti, gli obesi, i fumatori o chiunque esprima le proprie più disparate preferenze?

Esistono oggi ostacoli che limitano la libertà delle persone omosessuali o transessuali? Basta accendere la Tv per comprendere che, anzi, a me pare godano di una corsia preferenziale soprattutto per alcune professioni lavorative… Sono limitati nella libertà di esternare il loro pensiero? Non mi sembra: gay-pride docet. Anzi, a me sembra che venga proposta ormai a tutti i livelli la promozione dell’omosessualità, un vero e proprio lavaggio del cervello che mira a mostrare com’è bello, com’è figo, com’è auspicabile… . Non c’è telefilm ove non sia infilata tra i personaggi la coppia omosessuale (saranno non più del 2% della popolazione ma sono presenti nel 100% delle serie tv) e, ovviamente sempre con connotazioni positive e simpatiche (altrimenti si sarebbe accusati di discriminazione). Se fossi omosessuale sarei il primo a rigettare questi stereotipi…

Ma allora, di che parliamo? Non degli omosessuali, ma di una lobby omosessualista, una lobby potentissima. Segui sempre i soldi quando vuoi capire le dinamiche della società! Una lobby che succhia fiumi di denaro pubblico e che permea ormai l’intero sistema culturale occidentale, avendo ridotto l’informazione e la televisione a un enorme campo di rieducazione. E ora anche in Italia, con la legge Zan, siamo arrivati all’ultimo passo: l’annichilimento di ogni dissenso. Intimidire, zittire e punire, con pene esemplari, chiunque dissenta dall’esaltazione di una preferenza sessuale. Mao-Tse-Zan prepara i laogai del terzo millennio anche per l’Italia.

Siamo già nelle sabbie mobili, al sonno della ragione, quello che genera mostri. E allora mi chiedo: sarò libero di dire che, per me, così come mi insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica (al n.2357), gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale” e che non li approvo? Sarò libero di dire che “i bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà, sia come figli naturali sia che, per i casi dolorosi della vita, abbiano bisogno di genitori adottivi sostitutivi”? Che amico sarei di una persona alla quale non posso dire francamente cosa penso dei suoi comportamenti? Fermo restando ovviamente (e non ci sarebbe neanche bisogno di specificarlo, se non in uno stato di psico-polizia come quello ormai alle porte) che una persona che io ritengo vittima di queste pulsioni “la tratterò con rispetto, compassione, delicatezza. evitando ogni marchio di ingiusta discriminazione”. Come sempre insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica (al n.2358).

La risposta a queste domande c’è già: Non potrò più dirlo. Questi vorrebbero rieducare perfino San Paolo (che se ne ride dall’alto dei cieli), figuriamoci! Evidentemente a breve non saremo più tutti uguali, “senza distinzione di religione”, davanti alla Costituzione.  E badate, ad oggi il disegno di legge in questione non prevede scampo non solo per i laici, ma nemmeno per i preti. Se non ci svegliamo rischieremo il carcere per qualche frase incauta. Attenzione. C’è bisogno di gridare Libertà!


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